intarget BLOCCO D

BLOCCO D intarget / Pisa / 2018

Dopo l’imponente campagna di recruiting intarget digital company guidata da Nicola Tanzini, ha riversato la propria attenzione sull’ottimizzazione degli spazi interni, con la precisa volontà di ripensare gli ambienti in modo da accrescere la creatività dei suoi collaboratori.

Sale riunioni per il lavoro in condivisione e sale gioco in grado di ispirare sia i fan del retrogaming che quelli dei visori 3D, momenti di svago per il relax, la condivisione delle idee durante le ore in ufficio e benefit aziendali da riconoscere a seconda delle necessità personali: queste sono solo alcune delle iniziative con cui intarget intende valorizzare i propri talenti favorendo l’armonia tra vita personale e vita lavorativa e agevolando una più efficace collaborazione tra i team.

Il progetto della sede di Pisa -sita nell’area del Polo Tecnologico di Navacchio- è stato affidato al nostro staff, guidato dalla meticolosa supervisione di Carlotta Vegni, curatrice sia dei concept per i nuovi spazi di intarget, sia degli arredi personalizzati che fanno bella mostra di se nelle varie room: dall’accoglienza ai laboratori creativi, fino alle aree operative, zone relax e snack.

Nella suddivisione delle diverse aree si è scelto di creare degli ambienti operativi molto aperti ed inclusivi, mentre il vetro da continuità ai volumi senza spezzare gli ambienti e senza interferire con la privacy delle zone relax e delle varie call room e sale riunioni.

Ogni blocco è caratterizzato da toni vivaci, moderni e soluzioni personalizzate, che interpretano perfettamente il mood e lo stile intarget.
Il risultato è la somma della cura riposta in ogni fase del processo di allestimento: dall’ideazione del concept alla supervisione e coordinamento dei lavori sul cantiere, realizzazione e posa degli arredi personalizzati e tutti i dettaglio a corredo del progetto, seguiti con meticolosa scrupolosità per soddisfare appieno le esigenze della vision intarget.

intarget BLOCCO A

BLOCCO A intarget / Pisa / 2018

Dopo l’imponente campagna di recruiting intarget digital company guidata da Nicola Tanzini, ha riversato la propria attenzione sull’ottimizzazione degli spazi interni, con la precisa volontà di ripensare gli ambienti in modo da accrescere la creatività dei suoi collaboratori.

Sale riunioni per il lavoro in condivisione e sale gioco in grado di ispirare sia i fan del retrogaming che quelli dei visori 3D, momenti di svago per il relax, la condivisione delle idee durante le ore in ufficio e benefit aziendali da riconoscere a seconda delle necessità personali: queste sono solo alcune delle iniziative con cui intarget intende valorizzare i propri talenti favorendo l’armonia tra vita personale e vita lavorativa e agevolando una più efficace collaborazione tra i team.

Il progetto della sede di Pisa -sita nell’area del Polo Tecnologico di Navacchio- è stato affidato al nostro staff, guidato dalla meticolosa supervisione di Carlotta Vegni, curatrice sia dei concept per i nuovi spazi di intarget, sia degli arredi personalizzati che fanno bella mostra di se nelle varie room: dall’accoglienza ai laboratori creativi, fino alle aree operative, zone relax e snack.

Nella suddivisione delle diverse aree si è scelto di creare degli ambienti operativi molto aperti ed inclusivi, mentre il vetro da continuità ai volumi senza spezzare gli ambienti e senza interferire con la privacy delle zone relax e delle varie call room e sale riunioni.

Ogni blocco è caratterizzato da toni vivaci, moderni e soluzioni personalizzate, che interpretano perfettamente il mood e lo stile intarget.
Il risultato è la somma della cura riposta in ogni fase del processo di allestimento: dall’ideazione del concept alla supervisione e coordinamento dei lavori sul cantiere, realizzazione e posa degli arredi personalizzati e tutti i dettaglio a corredo del progetto, seguiti con meticolosa scrupolosità per soddisfare appieno le esigenze della vision intarget.

intarget BLOCCO B

BLOCCO B intarget / Pisa / 2018

Dopo l’imponente campagna di recruiting intarget digital company guidata da Nicola Tanzini, ha riversato la propria attenzione sull’ottimizzazione degli spazi interni, con la precisa volontà di ripensare gli ambienti in modo da accrescere la creatività dei suoi collaboratori.

Sale riunioni per il lavoro in condivisione e sale gioco in grado di ispirare sia i fan del retrogaming che quelli dei visori 3D, momenti di svago per il relax, la condivisione delle idee durante le ore in ufficio e benefit aziendali da riconoscere a seconda delle necessità personali: queste sono solo alcune delle iniziative con cui intarget intende valorizzare i propri talenti favorendo l’armonia tra vita personale e vita lavorativa e agevolando una più efficace collaborazione tra i team.

Il progetto della sede di Pisa -sita nell’area del Polo Tecnologico di Navacchio- è stato affidato al nostro staff, guidato dalla meticolosa supervisione di Carlotta Vegni, curatrice sia dei concept per i nuovi spazi di intarget, sia degli arredi personalizzati che fanno bella mostra di se nelle varie room: dall’accoglienza ai laboratori creativi, fino alle aree operative, zone relax e snack.

Nella suddivisione delle diverse aree si è scelto di creare degli ambienti operativi molto aperti ed inclusivi, mentre il vetro da continuità ai volumi senza spezzare gli ambienti e senza interferire con la privacy delle zone relax e delle varie call room e sale riunioni.

Ogni blocco è caratterizzato da toni vivaci, moderni e soluzioni personalizzate, che interpretano perfettamente il mood e lo stile intarget.
Il risultato è la somma della cura riposta in ogni fase del processo di allestimento: dall’ideazione del concept alla supervisione e coordinamento dei lavori sul cantiere, realizzazione e posa degli arredi personalizzati e tutti i dettaglio a corredo del progetto, seguiti con meticolosa scrupolosità per soddisfare appieno le esigenze della vision intarget.

intarget LOFT

LOFT intarget / Milano / 2018

Dopo l’imponente campagna di recruiting intarget digital company guidata da Nicola Tanzini, ha riversato la propria attenzione sull’ottimizzazione degli spazi interni, con la precisa volontà di ripensare gli ambienti in modo da accrescere la creatività dei suoi collaboratori.

Sale riunioni per il lavoro in condivisione e sale gioco in grado di ispirare sia i fan del retrogaming che quelli dei visori 3D, momenti di svago per il relax, la condivisione delle idee durante le ore in ufficio e benefit aziendali da riconoscere a seconda delle necessità personali: queste sono solo alcune delle iniziative con cui intarget intende valorizzare i propri talenti favorendo l’armonia tra vita personale e vita lavorativa e agevolando una più efficace collaborazione tra i team.

Il progetto di restyling della sede di Milano è stato affidato al nostro staff, guidato dalla meticolosa supervisione di Carlotta Vegni, curatrice sia dei concept per i nuovi spazi di intarget, sia degli arredi personalizzati che fanno bella mostra di se nelle varie room: dall’accoglienza ai laboratori creativi, fino alle aree operative, zone relax e snack.

intarget II PIANO

II PIANO intarget / Milano / 2017

Dopo l’imponente campagna di recruiting intarget digital company guidata da Nicola Tanzini, ha riversato la propria attenzione sull’ottimizzazione degli spazi interni, con la precisa volontà di ripensare gli ambienti in modo da accrescere la creatività dei suoi collaboratori.

Sale riunioni per il lavoro in condivisione e sale gioco in grado di ispirare sia i fan del retrogaming che quelli dei visori 3D, momenti di svago per il relax, la condivisione delle idee durante le ore in ufficio e benefit aziendali da riconoscere a seconda delle necessità personali: queste sono solo alcune delle iniziative con cui intarget intende valorizzare i propri talenti favorendo l’armonia tra vita personale e vita lavorativa e agevolando una più efficace collaborazione tra i team.

Il progetto di restyling della sede di Milano è stato affidato al nostro staff, guidato dalla meticolosa supervisione di Carlotta Vegni, curatrice sia dei concept per i nuovi spazi di intarget, sia degli arredi personalizzati che fanno bella mostra di se nelle varie room: dall’accoglienza ai laboratori creativi, fino alle aree operative, zone relax e snack.

Steel Time

BUILDING / Steel Time / 2012

“Abbiamo voluto che il DNA dell’azienda fosse tangibile già a partire dall’esterno, un DNA che tende all’innovazione e alla ricerca, raccolto in un’architettura che esce dagli schemi per il contesto dove è inserita. / We wanted to show the DNA of the company also from the outside a DNA inclined to innovation and research, through an architecture that would be a mould-breaker in the context where it is inserted.”

Giancarlo Vegni

Steel Time ha una nuova sede. Stessi attori, stessa voglia di fare, stessa immutata passione per una sola materia l’acciaio, da plasmare ancora, attraverso nuovi progetti, nuove sperimentazioni, nuove tecnologie. Nel mezzo di un polo industriale, fitto di fabbriche dal volto indistinto, emerge oggi un’ architettura con l’anima, progettata da Giancarlo Vegni. L’edificio ha una forma irregolare, dove rette di cemento e curve di vetro si incontrano. La parte anteriore, lineare, è una sorta di facciata perimetrale che, a poco più della metà della sua lunghezza si apre a portale, proseguendo, obliqua al fondo, a creare un angolo acuto. Ecco apparire dallo squarcio angolare un’enorme curva a vetrate, che si erge molto più in alto e che accoglie nel suo interno la ricezione, lo show-room, gli uffici. Come una luccicante corona si staglia, quasi nascesse  dall’interno della struttura. La sua sfaccettatura gioca con i riflessi della luce accentuando il contrasto del suo contorno in cemento lasciato al grezzo. Da qui spicca, affogato in esso, il marchio, Steel Time, in acciaio satinato, il materiale che è essenza e simbolo dell’azienda. Il progetto di interior sposta la reception in un angolo. La concepisce come una grande scultura formata da scarti d’acciaio, racchiusi in un parallelepipedo in vetro. Lascia spazio ad una grande curva in cemento che corre parallela a quella esterna di vetro, sorreggendo un’enorme scala anch’essa in acciaio. Il tutto con una struttura dal soffitto altissimo, in continuo collegamento progettuale con l’esterno, che procura un senso di libertà, con la luce che filtra attraverso la curva esterna, raggiungendo ogni postazione di lavoro.

Steel Time has a new base. The same actors, the same enthusiasm, the same undiminished passion for one subject: steel, to mold again, through new projects, new researches, new technologies. In the middle of an industrial site, crowded with featureless factories, a new ‘architecture with soul emerges, designed by Giancarlo Vegni. The building has an irregular shape, where straight lines of cement meet with glass curves. The front part, linear, is a kind of perimeter facade that, at slightly more than half of its length opens in a portal ,continuing oblique to the bottom, to create an acute angle. Here appears from the angle gash a huge glass curve, that rises much higher and  accommodates within it the reception, the showroom and the offices. It stands out like a glittering crown almost as if born from the inside of the structure.
Its facet plays with the light reflections accentuating the contrast of the outline concrete left unfinished. From here, drowned in it, the Steel Time logo stands out, made in glossed steel, the material that is the essence and symbol of the firm. The interior design, moves the reception in a corner. It conceives it as a large sculpture made from scrap steel, enclosed in a rectangular glass. It leaves room for a big concrete curve that runs parallel to the outer one in glass, holding huge stairs also in steel.
The whole structure has a high ceiling,  linked continuously to the exterior design, which gives a sense of freedom, thanks to the light filtering through the outer curve, reaching each workstation.

Karol Showroom

SHOWROOM / Karol / 2012

Una ristrutturazione che aveva l’obbligo di comunicare subito ai visitatori lo stile aziendale. Reinterpretando un’area vasta ma in origine troppo frammentata. Una scalinata conduce dall’accoglienza allo showroom e agli uffici annessi allo showroom, senza mai intromettersi nel racconto dettagliato di un prodotto e la storia della sua evoluzione, dei valori che rispecchia e che pretende di interpretare. Semplicemente Karol. Un marchio ormai affermato in tutto il mondo del design contemporaneo, trova, finalmente, la sua giusta dimensione.

Una ristrutturazione che aveva l’obbligo di comunicare subito ai visitatori lo stile aziendale. Reinterpretando un’area vasta ma in origine troppo frammentata. Una scalinata conduce dall’accoglienza allo showroom e agli uffici annessi allo showroom, senza mai intromettersi nel racconto dettagliato di un prodotto e la storia della sua evoluzione, dei valori che rispecchia e che pretende di interpretare. Semplicemente Karol. Un marchio ormai affermato in tutto il mondo del design contemporaneo, trova, finalmente, la sua giusta dimensione.

Casa Famiglia

CASA FAMIGLIA / Privato / 2010

A Conegliano ci è stato chiesto di ristrutturare la casa di famiglia ormai disabitata da anni, che era composta da un edificio principale su tre piani e dal fienile. Dall’intervento bisognava ricavare tre abitazioni separate. Abbiamo creato un corpo nuovo che collegasse comunque i tre nuclei abitativi: una veranda con scorrevoli che hanno la vista sul giardino e sui vigneti della proprietà. Sono stati creati ex novo anche i piani interrati, dove ci sono le aree relax con vasca idromassaggio, bagno turco e palestra, le cantine (i proprietari producono il prosecco) e i locali tecnici. Se all’esterno l’intervento è stato omogeneo a livello di colori e finiture, all’interno i gusti sono completamente diversi e adattati alle esigenze di chi ci abita: nell’ex granaio la coppia più giovane ha chiesto spazi meno convenzionali con inserimenti di colori e di elementi di design forti e molto caratterizzanti. La scala con gradini a sbalzo è inserita tra la parete ed un vetro trasparente che corre dal piano interrato al primo piano ed è l’elemento di collegamento. Nel corpo principale invece abbiamo mantenuto colori neutri e naturali e l’interior design è minimale, pur avendo elementi particolari, specialmente in cucina, dove abbiamo creato una cucina su misura in massello di noce e il bancone di 2 metri ricavato da un intero tronco di noce è a sbalzo. I mobili di contenimento presenti su tutti e quattro i piani hanno lo stesso colore delle pareti e si amalgamano perfettamente al contesto. Altro corpo ex novo è la dependance, dove c’è la cucina aperta d’estate tramite ampi scorrevoli sulla piscina a sfioro e la camera degli ospiti con vista sul bosco.

VD

VD / Vegni Design / 2008

Nel 2008 ci siamo trasferiti in una ex fabbrica di fiammiferi. La struttura è stata recuperata senza snaturarla; abbiamo solo aggiunto all’interno dello spazio i bagni e il ripostiglio con l’archivio. Il soffitto ha le capriate a vista ed è stato sottolineato dando alla parete sullo sfondo un colore forte. Ci sono prevalentemente due zone; quella di giancarlo, piena di oggetti e colori, comprende una zona operativa e una di relax, e quella di emiliano e carlotta con tutti i collaboratori, più neutra nei colori.

Nel 2008 ci siamo trasferiti in una ex fabbrica di fiammiferi. La struttura è stata recuperata senza snaturarla; abbiamo solo aggiunto all’interno dello spazio i bagni e il ripostiglio con l’archivio. Il soffitto ha le capriate a vista ed è stato sottolineato dando alla parete sullo sfondo un colore forte. Ci sono prevalentemente due zone; quella di giancarlo, piena di oggetti e colori, comprende una zona operativa e una di relax, e quella di emiliano e carlotta con tutti i collaboratori, più neutra nei colori.

Studi Medici

STUDI MEDICI / Viareggio / 2002

A Viareggio abbiamo realizzato un centro medico privato con 7 studi. Lo spazio è al piano terra di un palazzo storico nel centro, a pochi metri dalla passeggiata sul lungomare. Il pavimento è stato ribassato per aumentare i volumi di luce, e gli interni sono stati caratterizzati da un unico elemento in legno curvato per separare i vari ambienti.